Un breve articolo per aiutare lo storico Michele Simonetti a ritrovare il medagliere del prozio.
A quanto pare in data 11.11.2021 è stata discussa l'opportunità di regolamentare su tutto il territorio nazionale l'uso dei Metal Detector.
Un piccolo notes, acquistato nel 1915 per 20 centesimi di corona a Trieste, nel negozio di A. Caffieri è divenuto lo scrigno dei ricordi di un anonimo soldato del 97° imperiale e regio reggimento di fanteria, destinato a fare da attendente all’ufficiale comandante il XX reparto di lavoratori militari.
La memoria storica di un IMI Internato Militare Italiano (Italienische Militärinternierte) grazie alla quale riviviamo i suoi giorni dopo l'8 settembre 1943.
L'incredibile testimonianza ritrovata grazie a Leonardo Valentini che ci condivide questo importante manoscritto del S.Ten. Dino Turriani, comandante di una tra le prime compagnie di arditi.
La frase italiana che spicca in questa cartolina souvenir di preda bellica, scritta nel giugno del 1916 da un soldato dell'Impero asburgico ma spedita da un soldato italiano verso Bologna.
Premetto che l'articolo che seguente si riferisce al ritrovamento di piastrini di riconoscimento in dotazione a tutti i militari nelle zone di operazioni di guerra in Russia.
Le origini di questa medaglia vanno ricercate durante la rivoluzione americana (1765-1783), infatti il primo modello fu istituito il 7 agosto 1782.
L'usanza di abbellire con un disegno le cartoline in franchigia inviate ad amici e parenti, è diffusa tra i richiamati sotto le armi.
Il proiettile francese per armi della fanteria leggera, si trova con estrema facilità nelle nostre campagne visto il suo massiccio impiego nella Seconda guerra d'indipendenza.
Roland Bonaparte, un nome che non può non riportare alla mente la storia francese. In realtà il personaggio in questione non è legato in modo così forte e prioritario a questo filone.