Il Mistero della Morte del Maggior Generale Heinrich Bolzano

 

Il 15 giugno 1918, l'esercito austro-ungarico sferrò un'offensiva sul fronte del Piave. In mezzo a questo caos bellico, il maggior generale Heinrich Bolzano, dopo una carriera militare impressionante e un servizio sul fronte russo, divenne protagonista di un enigma che avvolge la sua morte.

Le circostanze della sua scomparsa sono permeate di contraddizioni, e le fonti dell'epoca lasciano più domande che risposte. Nonostante la mancanza di documentazione ufficiale, analizzando la memorialistica e i resoconti contemporanei italiani e austro-ungarici, emergono dettagli intriganti.

La 25ª Brigata di fanteria, comandata da Bolzano, attraversò il Piave durante l'offensiva e si attestò in particolare nel settore del Montello. L'azione austro-ungarica colse di sorpresa la difesa italiana, portando a una serie di polemiche e indagini ministeriali. La confusione iniziale fu seguita da un irrigidimento delle linee e l'inizio di una controffensiva, ma Bolzano non ebbe l'opportunità di sperimentarla, poiché morì il 17 giugno 1918.

Diverse fonti, tra cui la "Domenica del Corriere" e le memorie dell'Arciduca Giuseppe, offrono versioni contrastanti sulla morte di Bolzano. Secondo un comunicato, degli arditi italiani catturarono il generale, ma il contesto è ambiguo. Una pattuglia italiana, comandata maggiore Luigi Freguglia, affermò di aver catturato Bolzano durante un'azione audace.

La storia prende una piega ancor più misteriosa con il resoconto dell'Arciduca Giuseppe, che suggerisce un'azione confusa e forse persino traditoria da parte di Bolzano. Tuttavia, questo racconto solleva domande sulla sua accuratezza, poiché contiene errori di data e dettagli contraddittori.

Un altro punto di vista, basato sul diario della Divisione austro-ungarica n° 13, indica che Bolzano potrebbe essere stato ferito durante i combattimenti e abbandonato dalla sua scorta. Gli arditi italiani potrebbero aver trovato un generale morente e rivendicato la sua cattura. Il mistero si infittisce ulteriormente con la testimonianza di Angelo Ferrazza, un ardito che prese il binocolo di Bolzano come trofeo. Le lesioni visibili sul binocolo indicano danni da artiglieria, ma il contesto della sua acquisizione rimane oscuro.

Tomba del Gen. Bolzano ai piedi della Chiesa di Giavena.

Un'altra plausibile ipotesi, lontana da ogni ogni interesse di parte, potrebbe spiegare la morte del generale Bolzano con uno stato confusionario, forse causato da un trauma come lo shell shock. Questa condizione, oggi nota come disturbo da stress acuto, derivava spesso dall'esposizione prolungata ai bombardamenti e alle atrocità della guerra. Nel suo stato confusionario, il generale potrebbe aver girovagato al di fuori delle posizioni, ignaro dei pericoli circostanti e in uno stato di incoscienza.

Quest'ultimo elemento di incertezza si aggiunge al mistero della sua morte, suggerendo che Bolzano potrebbe essere stato vittima di una combinazione di fattori, tra cui lo stress bellico e la confusione derivante dalla battaglia. Questa prospettiva aggiunge un livello di tragica umanità alla storia, ricordandoci che dietro ai grandi leader militari si celano anche vulnerabilità umane.

 

Questi oggetti, qui fotografati per il catalogo del Museo della Guerra di Milano al Castello Sforzesco, non sono giunti sfortunatamente fino a noi.

 

 

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