Avvistamenti periodici del sottomarino UC 61

Strano ma vero, un relitto di sottomarino rimane periodicamente esposto in mostra nel canale della Manica su un basamento di sabbia.

Dal primo recente avvistamento, di tanto in tanto la bassa marea consente infatti ai più fortunati di poter riammirare le "spoglie" di un acerrimo persecutore delle navi in crociera che durante la Prima Guerra Mondiale sfruttano il famoso canale tra Francia e Inghilterra per rifornire il fronte.

 

Dal canto suo, l'UC 61, lungo ben 50 metri ed equipaggiato con tre tubi lanciasiluri e un cannone, ha fra gli obiettivi preferiti la deposizione di mine letali davanti ai principali porti francesi, utilizzati per lo scarico delle risorse. Di produzione tedesca (1916), anche la notte fra il 25 e il 26 luglio 1917, l'UC 61 è impegnato a percorrere il solito tratto, per deporre 18 mine davanti ai porti di Boulogne-sur-Mer e Le Havre. Qualcosa stavolta però non va come sperato dall'equipaggio del sottomarino, che in un attimo si ritrova assediato dalla nebbia fitta, incagliandosi nel fondale sottocosta.

Le mine si trasformano così in una trappola per gli uomini dell'equipaggio, che abbandonano la nave. La fortuna nella sfortuna, però, vuole che i doganieri francesi che hanno avvistato il "piccolo naufragio" dalla vicina costa, abbiano già dato l'allarme. E infatti di lì a poco un manipolo di 40 cavalieri belgi si materializza sulla spiaggia per portare in salvo i 25 membri dell'equipaggio, ormai prigionieri. Due mine intanto sono esplose nel sottomarino, spezzando di netto la nave in due tronconi. Da quel momento quel tratto di canale, dopo essere stato una trappola di sabbia, è diventato un piedistallo occasionale per l'illustre sottomarino. 

 
Dei marinai francesi sui resti del sottomarino nell'agosto del 1917
 
 

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