Argento Valore Militare - Besio Federico, 18 Regg. Fanteria, Altopiano di Asiago 11.07.1916.
Besio Federico Giovanni Battista di Vincenzo
Capitano in servizio attivo 18° reggimento fanteria, nato il 29 agosto 1888 a Savona, distretto militare di Savona, morto l'11 luglio 1916 sull'Altopiano di Asiago per ferite riportate in combattimento.
*dal diario del reggimento viene riportata la morte in data 27.06.1916 sul Monte Interrotto.
Besio Federico da Savona (Genova), Capitano reggimento fanteria.
Comandante di compagnia, fu esempio di imperturbabile fermezza e di coraggio durante un'intera giornata di combattimento, sotto intenso fuoco nemico, spiegando efficace azione di comando sul proprio reparto, mantenendone elevato iil morale, nonostante le difficoltà dell'attacco e le gravi perdite subite. Vermigliano, 21 ottobre 1915.
Esponendosi al violento fuoco nemico di fucileria e mitragliatrici, sprezzante del pericolo, diresse l'azione delle d'attacco che, animate della sua parola e dal suo esempio, si slanciarono all'assalto di un saliente avversario, riuscendo a penetrarvi ed a farne prigionieri i difensori. Valloncello di Selz 22 aprile 1916.
Alla testa della sua compagnia, mosse decisamente ed arditamente all'assalto contro il nemico in forze che si accaniva a riprendere le posizioni perdute, ricacciandolo, più volte, con gravi perdite. Monte Catz, 27 giugno 1916.
Capitano in servizio attivo 18° reggimento fanteria, nato il 29 agosto 1888 a Savona, distretto militare di Savona, morto l'11 luglio 1916 sull'Altopiano di Asiago per ferite riportate in combattimento.
*dal diario del reggimento viene riportata la morte in data 27.06.1916 sul Monte Interrotto.
Besio Federico da Savona (Genova), Capitano reggimento fanteria.
Comandante di compagnia, fu esempio di imperturbabile fermezza e di coraggio durante un'intera giornata di combattimento, sotto intenso fuoco nemico, spiegando efficace azione di comando sul proprio reparto, mantenendone elevato iil morale, nonostante le difficoltà dell'attacco e le gravi perdite subite. Vermigliano, 21 ottobre 1915.
Esponendosi al violento fuoco nemico di fucileria e mitragliatrici, sprezzante del pericolo, diresse l'azione delle d'attacco che, animate della sua parola e dal suo esempio, si slanciarono all'assalto di un saliente avversario, riuscendo a penetrarvi ed a farne prigionieri i difensori. Valloncello di Selz 22 aprile 1916.
Alla testa della sua compagnia, mosse decisamente ed arditamente all'assalto contro il nemico in forze che si accaniva a riprendere le posizioni perdute, ricacciandolo, più volte, con gravi perdite. Monte Catz, 27 giugno 1916.