Il Re sopravvissuto nelle Ardenne

70 tonnellate per sostenere l'offensiva tedesca delle Ardenne e riconquistare una zona strategica fondamentale per le sorti della Seconda Guerra Mondiale.

Una delle aree chiave in cui si gioca la partita delle Ardenne è a La Gleize, in Belgio. Da qui passa il tentativo dei tedeschi di riconquistare Francia, Belgio e parte dell'Olanda, liberate in soli tre mesi dagli Alleati. Con un occhio di riguardo per Anversa, porto centrale per i rifornimenti britannici agli alleati nel continente.

Perciò, alla quantità dei carri avversari, che possono contare su tre eserciti, i tedeschi rispondono con la qualità della Kampfgruppe Peiper, una task force d'elite di Hitler costituita da 4.800 soldati e circa 600 veicoli. Compresi cingolati, tra cui spicca, in mezzo alle linee, il temibile King Tiger 213. Il "re sopravvissuto" della sempiterna battaglia invernale, oggi conservato all'ingresso del Museo Storico del Dicembre 1944, a La Gleize, in Belgio.

Il modello di panzer in questione è il Tiger II, che inizia ad essere prodotto a partire dal 1943. Tra i punti di forza si segnala il cannone principale da 88 mm, lungo 71,2 calibri e l'inclinazione dello scafo anteriore mutuata dal T-34 russo, in grado di limitare l'efficacia delle granate perforanti provenienti dai carri nemici. Oltre alla corazzatura massiccia. Tra i limiti principali dei primi esemplari si registra la torretta Porsche, che rende l'abitacolo facilmente accessibile ai colpi, e per questo viene subito rivista e migliorata nella versione definitiva, la torretta Henschel, usata nella campagna delle Ardenne.

L'esemplare conservato al museo locale viene annientato durante le primissime fasi dell'operazione, durante l'attraversamento del ponte sul fiume Ambleve, reso problematico dalla strada ghiacciata e scivolosa. Un imprevisto che costringe molti equipaggi dei carri armati tedeschi ad abbandonare i centinaia di mezzi impegnati nell'attacco e a mettersi al riparo, mentre un colpo particolarmente fortunato raggiunge il cannone del King Tiger 213, e l'equipaggio ripara nella cantina di una fattoria nei paraggi. I relitti dei veicoli vengono recuperati dalle unità statunitensi di salvataggio a guerra conclusa. Episodio singolare riguarda proprio il recupero del serbatoio del 213: la moglie dell'intendente locale, tale Jenny Geenen-Dewez, una volta in possesso del serbatoio, lo baratta per una bottiglia di cognac con le unità di salvataggio. Un caso fortuito che lo consegna al Museo del Dicembre 1944, dove si trova tutt'ora esposto insieme al corpo principale del mezzo. Il cannone è stato invece riparato saldando parte di un serbatoio Panther originale con il freno di bocca di uno dei carri armati lasciati nei dintorni di Malmedy.

Con la sconfitta a La Gleize si complica soprattutto il piano hitleriano di riconquista di Anversa e delle zone strategiche per "l'iniezione" di scorte al nemico via mare. Viceversa la vittoria alleata permette alle truppe franco-anglo-americane di riorganizzarsi, e contare così su nuove risorse per la cruciale stagione invernale. Un recupero di energie essenziale in vista della fase finale dell'estenuante battaglia delle Ardenne.

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