Brigata Piemonte

 

 

(3° e 4° Fanteria)

 

Sede dei reggimenti in pace : 3° Fanteria, Messina — 4° Fanteria, Catania.

Distretti di reclutamento : Aquila, Cagliari, Catania, Firenze, Lecce, 
Livorno, Mantova, Messina, Spoleto, Vicenza.

 

ANNO 1915.

      Sin dai primi giorni di maggio la brigata è schierata nel settore But-Degano (3°) e del Fella (4°) alla dipendenza del comando della zona Carnia.
     In quel tratto di fronte non si svolgono durante l’anno azioni importanti; tuttavia, nelle poche occasioni che i reggimenti hanno di misurarsi col nemico, danno prova della loro forte tempra.
     I primi reparti ad essere impiegati sono un plotone della IIa compagnia del 3° il 6 giugno, a rincalzo di unità alpine, e due plotoni della 13a compagnia dello stesso reggimento il 10 per l’occupazione del Freikofel. Il 30 giugno poi tre compagnie e tre sezioni mitragliatrici del 4° prendono parte col battaglione alpini Gemona a una brillante operazione offensiva, che fa cadere nelle nostre mani il Cianalot e i “Due pizzi” insieme a numerosi prigionieri austriaci. Il 31 agosto alcune compagnie del 4° partecipano ad un’azione tendente alla conquista delle posizioni di Findenegg Hütte nella valle del Seebach, ma l’azione, iniziata con slancio meraviglioso da parte delle nostre truppe, non può svolgersi completamente per le gravi difficoltà del terreno, l’intenso fuoco nemico e i solidi appostamenti difensivi che sbarrano i pochi tratti di passaggio obbligato.
     Il 18 ottobre il nemico, dopo un violento bombardamento, sferra un attacco contro le posizioni di M. Carnizza, difese dalla 15a compagnia del 4°. Malgrado la violenza del bombardamento e dell’attacco avversario, protrattosi accanito per tutta la giornata del 18 e per quella del 19, gli austriaci debbono ritirarsi lasciando sul terreno numerosi cadaveri.

ANNO 1916.

      Il nuovo anno è un periodo di gloria per la brigata Piemonte. Fin dal febbraio essa lascia la zona Carnia e si trasferisce sull’Isonzo (Ravnilaz) alla dipendenza della 24a divisione, ma in maggio, cominciata la grande offensiva nel Trentino, i reggimenti, concentratisi nei pressi di Cittadella, ricevono ordine di accorrere sull’altopiano di Asiago, dove, il 7 giugno, passano a disposizione della 30a divisione ed entrano subito in azione nei pressi del M Kaberlaba. Lo stesso giorno il I battaglione del 4° contrasta con efficacia l’avanzata nemica e nella notte riesce, in uno al III battaglione del 43° fanteria, a rioccupare gran parte delle trincee perdute il giorno precedente da altri reparti e a ristabilire la continuità della nostra linea.
     Il giorno appresso l’offensiva riprende accanita. Dopo breve bombardamento delle posizioni nemiche, effettuato dalla sola artiglieria da campagna, il I e II battaglione del 4° e il III battaglione del 3° col III del 43°, all’ora fissata, scattano con mirabile slancio verso le trincee nemiche, ma ben presto sul ristretto e scoperto terreno d’attacco si rovescia da ogni parte un violentissimo tiro di sbarramento che rende la situazione insostenibile.
     I nostri, per quanto decimati, persistono nel tentativo di avanzata; qualche nucleo giunge fino alle trincee nemiche, ma è costretto a ripiegare sulle posizioni di partenza. Le gravi perdite del I e II° battaglione del 4° (23 ufficiali tra morti e feriti, 253 uomini di truppa morti o dispersi, pochissimi prigionieri e 374 feriti) mostrano l’accanimento di quella sanguinosa giornata.
     Nei giorni successivi i battaglioni del 4° e quello del 3° svolgono tenaci e sanguinose azioni di attacco per la riconquista delle trincee della parte alta del Lemerle; il 25 giugno, delineatosi il ripiegamento nemico verso la destra dell’Assa, la brigata raggiunge celermente la fronte Canove-C. Traverso e, dopo le prime operazioni di ricognizioni e di assaggio delle posizioni avversarie, la notte sul 1° luglio inizia il primo tentativo in forze per affermarsi sulla sponda destra dell’Assa tra Val Grabo e Roana.
     I reparti che devono attaccare sono: II battaglione del 129° fanteria (32a divisione) fra Val Grabo e q. 940; II e III battaglione del 3° rispettivamente contro le q. 940 e 878; IV battaglione del 4° e il 5° bersaglieri a monte di quest’ultima quota. Mentre i reparti laterali puntano contro i rispettivi obbiettivi la 7a e 10a compagnia del 3° attaccano le due importantissime posizioni di q. 940 e 878, ma i reticolati intatti e una violenta reazione di fuoco di mitragliatrici costringono le due compagnie a ripiegare; né miglior esito hanno i tentativi sul resto della fronte. L’azione viene ritentata il giorno seguente ed il giorno 4: il II e III battaglione del 3° attaccano q. 940, il IV battaglione del 4° q. 878 ed il 43° fanteria la cortina interstante alle due quote. L’attacco riesce a superare in qualche punto i reticolati e ad infliggere gravi perdite al nemico, ma in complesso l’azione non riesce, e viene quindi sospesa. I reparti della Piemonte conservano in difficili condizioni le posizioni raggiunte sulle falde di q. 940 e 878; la brigata assume il comando dell’intero nucleo di destra dell’Assa composto dei battaglioni del 3°, 4°, 129° fanteria e 5° bersaglieri, ed inizia il rafforzamento di quelle posizioni senza prendere parte ad altri avvenimenti notevoli sino alla fine dell’anno.

ANNO 1917.

       Nei primi di giugno la brigata, che ha trascorso un periodo di calma nella zona M. Colombara-Casera Zebio (4° con la 13a divisione) e a M. Palo (3° con la 29a divisione), si trasferisce nel settore del M. Ortigara agli ordini della 52a divisione: il giorno 12 il 4° si trova sulla linea avanzata tra il Passo dell’Agnella e poco sotto la q. 2105 e il 3° in seconda linea; il 15 e il 16 riescono a respingere violenti attacchi del nemico preparati da intenso bombardamento e il 19 si lanciano alla conquista di q. 2105 dell’Ortigara.
     Contro la forte posizione tre colonne devono convergere da punti diversi: da nord-est il II e IV battaglione del 4° rinforzati dalla 231a compagnia degli alpini Val Dora; da est il IX gruppo alpino; da sudest il I gruppo alpini. Lo sbalzo è magnifico: alle 6,45 precise le teste delle tre colonne giungono contemporaneamente sulle posizioni di q. 2105 e le oltrepassano infrangendo ogni resistenza nemica. Nella brillantissima azione vengono catturati oltre 1000 prigionieri di cui circa 200 dal 4° fanteria.
     Le nostre truppe si rafforzano sulle posizioni conquistate, mentre si prepara un nuovo sbalzo contro la linea successiva q. 2093-q. 2060. Il 21 giugno la brigata si trasferisce a Cormons alla dipendenza della 48a divisione.
     Iniziatasi, il 17 agosto, l’11a battaglia dell’Isonzo, il giorno 20 i battaglioni della brigata sono lanciati contro le ben difese posizioni di S. Marco. La tenacia con cui per otto interi giorni i magnifici fanti della Piemonte si aggrappano a quelle alture, contendendo a palmo a palmo il terreno all’avversario, sono riconosciuti dallo stesso nemico che ne fa menzione nella pubblicazione ufficiale riservata al comando supremo austriaco. Il giorno 28, dopo inauditi sforzi e sanguinose azioni d’attacco, il III e IV battaglione del 3° reggimento riescono ad aggrapparsi alla selletta tra q. 200 nord e 200 ovest e conquistano la q. 171. E se non è possibile realizzare ulteriori progressi, ciò è dovuto all’intensissimo fuoco di sbarramento e alla imponenza delle difese accessorie. Del resto quale sia stato lo spirito di sacrificio che ha animato i valorosi battaglioni della brigata Piemonte in quei fieri combattimenti, lo dimostra anche il numero delle perdite che nella sola giornata del 28 agosto, ammontano per il 3° reggimento a 17 ufficiali e 680 uomini di truppa e per il 4° a 14 ufficiali e a 314 uomini di truppa.
     In seguito alla situazione creatasi sulla fronte Giulia negli ultimi giorni di ottobre di quest’anno, che videro il nemico imbaldanzito invadere il sacro suolo della Patria, la brigata Piemonte, nella notte sul 28 ottobre si distacca in perfetto ordine dal contatto nemico e ripiega in direzione di Palmanova.
     In mezzo al trambusto causato dal movimento di uomini, di convogli e di materiali, che congestiona ogni strada della provincia friulana, il 4° reggimento alla dipendenza della 59a divisione e il 3° insieme al comando di brigata alla dipendenza della 48a, svolgono varie azioni di contrattacco per arginare l’avanzata nemica.
     Il 30 ottobre il 3° fanteria punta da Palmanova a Pasian Schiavonesco per attaccare di fianco truppe nemiche in marcia da Udine verso Codroipo; ma giunto in vicinanza di Sclaunicco, trova il paese già occupato dagli austriaci. Ne segue un fiero combattimento durante il quale i reparti di testa vengono in gran parte catturati; il resto del reggimento, con marcia penosa attraverso i campi, riesce finalmente a portarsi sulla strada di Latisana.
     Il 4° fanteria il 29 ottobre prende posizione a Villacaccia, dove resiste energicamente ad un attacco nemico; ripiega nelle prime ore del 30 su Rivolto e Zompicchio indi, sempre resistendo all’ avanzata avversaria, su Madrisio; il 31 tutta la brigata passa il Tagliamento e il 6 novembre si riunisce nella zona di Campodarsego per riordinarsi.
     Nel dicembre è già di nuovo in trincea con, la 60a divisione nel settore di Campo Rossignolo e poi nel tratto Col di Vento-Col d’Astiago.

ANNO 1918.

      Iniziatasi l’offensiva nemica sul Piave il 15 giugno, la brigata, che ha passato i primi mesi dell’anno in prima linea nel settore C. Caporai-C. d’Echele-q. 1039 ed è stata dall’aprile al giugno nella zona di Bertesina, vien chiamata in quella di Castelfranco a far parte delle truppe che dovranno rintuzzare il poderoso urto nemico.
     Nella giornata del 18 gli austriaci si impossessano della regione a nord del Montello. A scongiurare la terribile minaccia e a ricacciare il nemico dal solo punto, ove è riuscito a realizzare progressi apprezzabili, viene chiamata il 19 la brigata Piemonte, che riceve l’ordine di puntare senz’altro alla riconquista dell’abitato di Nervesa.
     L’arduo compito affidato ai valorosi battaglioni della brigata Piemonte viene eseguito con mirabile ardimento. I battaglioni di testa riescono a spingersi verso gli obbiettivi assegnati; l’azione è condotta con sommo vigore e tenacia ed è animata dal magnifico esempio del comandante del Corpo d’Armata, tenente generale Giuseppe Vaccari. Fino al 22 gli attacchi si susseguono con eguale vigore e tenacia, contrastati sempre dalla più strenua e disperata resistenza, ma finalmente il nemico, stremato dalla dura lotta, comincia a rallentare la sua pressione ed è costretto a ripiegare sulla sinistra del Piave. L’abitato di Nervesa viene rioccupato e rioccupata è pure tutta la zona sulla destra del fiume.
     All’inizio della nostra offensiva, che porterà le armi italiane a Vittorio Veneto, la brigata Piemonte riceve l’ordine di passare il Piave a immediato rincalzo della 57a divisione, che attacca la fronte Moriago-Collalto.
     Due battaglioni della brigata passano il fiume il 27 e, verso sera, con reparti della Ia divisione d’assalto e della brigata Pisa, concorrono alla protezione del fianco orientale della nostra testa di ponte di Sernaglia, contrattaccata da rilevanti forze nemiche. Il resto della brigata passa il Piave nella notte del 28 sotto l’insistente tiro dell’artiglieria avversaria, che causa sensibili perdite e durante la giornata occupa le posizioni ad oriente di Sernaglia. Il 29 vengono occupate le località di Pieve di Soligo e Casale e il 30, per la rotabile Corbanese-Col Maggiore, tutta la brigata raggiunge la zona di Revine Lago e prosegue alacremente l’inseguimento del nemico attraverso le Prealpi Bellunesi: finché il 1° novembre il 3° si stabilisce a S. Felice, il 4° a Limena catturando nuclei nemici e qualche mitragliatrice. Il 9 la brigata è raccolta nella zona a nord di Belluno.
     Per le prove di valore, fermezza ed ardimento date dalle truppe durante la guerra le Bandiere dei reggimenti della Piemonte vennero decorate con medaglia di bronzo al valor militare.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 Alle Bandiere dei reggimenti della Brigata Piemonte (3° e 4° fanteria):

      “Incaricati della conquista di forti posizioni sul S. Marco, con sanguinosi ed ostinati attacchi riuscirono a conseguire importanti risultati, nonostante l’asprezza del terreno, gli apprestamenti dell’arte e la tenace resistenza del nemico (S. Marco, agosto 1917). Eguale slancio ed ardimento dimostrarono nella battaglia per la conquista di Nervesa (19-23 giugno 1918) e in quella di Vittorio Veneto (27 ottobre-1° novembre 1918)”.

(Boll Uff., anno 1920, disp. 47).

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
3° Reggimento Fanteria.
         
1 Ten Col. Dotto de' Dauli Carlo Pegli Pass.a del Roccione (S. Marco) 17/10/17
2 Maggiore Gabbi Ugo Piacenza Lestizza 30-10-1917
3 Capitano Falletti Luigi Parma Pass.a del Roccione (S. Marco) 17/10/17
4 Id. Mazzocchi Ottavio Roma M. Lemerle 16/06/1916
5 Tenente Alaimo Gaetano Naro (Girgenti) Falzè di Piave 27/10/18
6 Id. Calligaris Augusto Torino Sclaunicco 30/10/17
7 Id. Cannata Antonio Palermo Javorcek 04/05/16
8 Id. Canu Laconi Quirino Monti (Sassari) Osp. Da c. 144, Gorizia 28/08/17
9 Id. Caradonio Giuseppe Serino (Avellino) Nervesa 19/06/18
10 Id. Crisafulli Elia Messina S. Marco 29/08/17
11 Id. Cuizzo Gaetano (disp.) / Id. 28/08/17
12 Id. Molinari Umberto Carpi (Modena) M. Lemerle 15/06/16
13 Id. Moretti Augusto Caronno Milanese Ortigara 15/06/17
14 Id. Ottaviano Mario Pienza (Siena) Breganze 29/08/16
15 Id. Pandolfo Tommaso S. Teresa di Riva 10a Sez. Sanità S. Andrea 19/06/18
16 Id. Tamburrino Giovanni Ostuni (Lecce) Sovilla 20/06/18
17 Id. Venuti Letterio Messina Nervesa 20/06/18
18 Id. Vizzotti Carlo Bologna Bivio Boscon 09/09/16
19 S. Ten. Baracchi Carlo Firenze 230° rep. Sommegg. 10/06/16
20 Id. Barracani Luigi Pisa Casa Scoperchiata (S. Marco) 28/08/17
21 Id. Boero Temistocle Frugarolo Carove-Ghelpac 25/09/16
22 Id. Buscaroli Alessandro Alessandria S. Maria 08/09/15
23 Id. Ciraolo Vincenzo Messina Contrada Boscon 24/06/16
24 Id. Ferroluzzi Giovanni Palermo Timavo 09/06/15
25 Id. Lovera Giuseppe Borgo San Dalmazzo Javorcek 13/05/16
26 Id. Maghettozzo Luigi Saint Rhemy (Torino) Nervesa 24/06/18
27 Id. Scipione Attilio / Treschè Conca 30-06-1916
28 Id. Terranova Vittorio Vallo Lucania Q. 1270, javorcek 13/03/16
29 Id. Tiberio Giovanni Campobasso Casa Balbi, Montello 27/10/18
30 Id. Veci Gervasio Contursi (Salerno) Nervesa, Villa Berti 20/06/18
31 Aspiran. Alfino Luigi Catania M. Lemerle 10/06/16
32 Id. Brandino Paolo Messina Val d'Assa 01/07/16
33 Id. Ferrario Michele Milano Javorcek 13/05/16
34 Id. Origlio Rosario Naro (Girgenti) M. Lemerle 10/06/16
35 Id. Zeppa Luigi Genova Osp. Da c. 154, Breganze 18/06/16
Ufficiali morti per malattia
         
1 Tenente Pitanza Antonio Leoforte Osp. Messina 06-05-17
2 S. Ten. Galli Attilio / / 12/09/18
3 Aspiran. Abbate Francesco (medico) Petralia Soprana Osp. da c. 90 15/09/15
4° Reggimento Fanteria.
         
1 Capitano Ape Nicola (med.) Rocca di Noto (Catanzaro) M. S. Marco 21/08/17
2 Id. Cassolo Pietro Candia Lomellina Id. 22/08/17
3 Id. Fonti Filippo (disp.) Aidone (Caltanissetta) M. Kaberlaba 08/06/16
4 Id. Marletta Vito Regalbuto (Catania) Buso Tondo 17/02/17
5 Tenente A* Agnese Alberto Trapani Piccolo Javorcek 21/05/16
6 Id. Bittoni Giuseppe Chiaravalle Passo dell'Agnella (Ortigara) 15/06/17
7 Id. Cicerone Tito Siracusa Buso Tondo 18/02/18
8 Id. Cilento Raffaele (medico) Paola Ortigara 13/06/17
9 Id. Corti Cesare Cremona M. S. Marco 28/08/17
10 Id. Cristilli Achille Cerignola Ortigara 15/06/17
11 Id. Delutti Mario Pavia M. S. Marco 28/08/17
12 Id. Locatelli Giovanni (disp.) Milano Villa Caccia (Udine) 29/10/17
13 Id. Scaglione Umberto Lagonegro (Potenza) M. Kaberlaba 08/06/16
14 Id. Zambelli Eiffel Roverbella (Mantova) Buso Tondo 17/02/17
15 S. Ten. Aversa Orazio Gagliano (Como) M. Kaberlaba 08/06/16
16 Id. Aveta Francesco Napoli Piccolo Javorcek 17/03/16
17 Id. Blanca Diego S. Agata M. (Messina) M. Kaberlaba 08/06/16
18 Id. Cantone Vito Mascaluscia (Catania) Pietra Tagliata 18/10/15
19 Id. Capiluppi Vincenzo Pentone (Catanzaro) Montello 17/08/18
20 Id. Emmanuele Benedetto S. Fratello (Messina) M. Kaberlaba 09/06/16
21 Id. Florio Salvatore Catania Passo dell'Agnella (Ortigara) 15/06/17
22 Id. Franceschini Alberto Siena Buso Tondo 17/02/17
23 Id. Giudice Pio Biella M. Ortigara 19/06/17
24 Id. La Rosa Gaspare Caltagirone M. S. Marco 28/08/17
25 Id. Lopez Costantino S. Giov. In Fiore (Cosenza) Id. 28/08/17
26 Id. Mancini Giovanni Floridia (Siracusa) Nervesa 23/06/18
27 Id. Pozzo Rodolfo Candelo (Novara) id. 19/06/18
28 Id. Rosa Albino Mira Boscon 19/06/16
29 Id. Salvatore Giorgio Catania Piccolo Javorcek 18/04/16
30 Id. Schiminà Silvestro Ragusa Sella Sandogna 19/10/15
31 Id. Vadalà Giovanni Porto Emp. Val d'Assa 09/07/16
32 Aspiran. Amadei Armando Firenze M. Zebio 20/04/17
33 Id. Baldini Dino (disp.) Napoli M. Kaberlaba 08/06/16
34 Id. Bianchini Enrico Rubiera Buso Tondo (Altipiani) 17/02/18
35 Id. Caiazza Carlo (disp.) Campolatt. (Benevento) M. Kaberlaba 08/06/16
36 Id. Caramici Pietro (disp.) Perticara (P. Urbino) M. S. Marco 28/08/17
37 Id. De Angelis Leone Messina Canove di Sotto 02/07/16
38 Id. * Focacci Adolfo Perugia In prigionia 17/12/17
39 Id. Marino Vincenzo Napoli Val d'Assa 01/07/16
40 Id. Paternostro Vincenzo (disp.) Corleone (Palermo) Q. 144 10/10/16
41 Id. Pompili Virgilio Civitella di Agliano M. Ortigara 19/06/17
42 Id. Previtelli Francesco Vizzini (Catania) Id. 19/06/17
43 Id. Sedran Isaia Pordenone Val d'Assa 26/07/16
44 Id. Taibi Nicolò (disp.) Racalmuto (Girgenti) M. Kaberlaba 08/06/16
45 Id. Trasacco Ernesto Aversa M. Kaberlaba (in prig.) 08/06/16
46 Id. Valentini Davide Viadana Passo dell'Agnella (Ortigara) 20/06/17
47 Id. Wallisch Gastone (disp.) Milano M. Kaberlaba 08/06/16
48 Id. Zappalà Giovanni Acireale (Catania) Id. 08/06/16
Ufficiali morti per malattia
         
1 S. Ten. Bertero dottor Giuseppe (med.) Carisio (Novara) Osp. da c. 140 07/08/16
2 Aspiran. Massaro Mario Genova Osp. Verona 08/08/16
 

 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

3° REGGIMENTO FANTERIA.

      Tenente CRISAFULLI ELIA, da Casalvecchio Siculo (Messina):

      “Primo fra i primi del suo reparto, che, compatto ed entusiasta, lo seguiva, sorpassata già una trincea nemica, si slanciava all’assalto della seconda, attraverso un varco da lui stesso aperto nei reticolati. Scorta quindi una mitragliatrice che iniziava un violento fuoco sui suoi uomini, bello di sublime furore, vi si scagliava contro da solo, agevolando l’avanzata agli altri. Cadeva colpito alla testa, da eroe, colla pistola ancora minacciante il nemico e col nome d’Italia sulle labbra”. Monte S. Marco di Gorizia, 28 agosto 1917. 
(Boll. Uff., anno 1918, disp. 39). 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.


 3° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 53 - Truppa, n. 104. 
4° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 39 - Truppa, n. 53.  

MEDAGLIA DI BRONZO.

 3° Regg. Fanteria: n. 105. 4° Regg. Fanteria: n. 135. 

COMANDANTI DELLA BRIGATA.


 Magg. gen. ANICHINI Carlo, dal 24 maggio 1915 al 19 novembre 1915. 
Magg. gen. CORFINI Emilio, dal 23 novembre 1915 ad 3 giugno 1917.  
Colonnello MOGNO Domenico, dal 22 luglio 1918 al termine della guerra. 
 

COMANDANTI DEL 3° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello RICCIERI Fulvio, dal 24 luglio 1915 al 10 luglio 1916.  
Colonnello DONAUDI Giuseppe, dal 24 luglio 1916 al 12 settembre 1917. Ten.
 Colonnello DOTTO DE DAULI Carlo, dal 12 settembre 1917 al 17 ottobre 1917 (caduto sul campo).
 
Colonnello PROSDOCIMI Attilio, dal 19 ottobre 1917 al 5 giugno 1918. 
 Colonnello BARTOLI Perugino, dal 18 ottobre 1918 al 23 ottobre 1918. 
Colonnello PIRISI Ettore, dal 23 ottobre 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 4° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello VILLANI Giovanni, dal 24 maggio 1915 all’8 dicembre 1915. 
Colonnello PROBATI Eugenio, dal 9 dicembre 1915 al 3 giugno 1917. 
Colonnello TAITO Filippo, dal 3 luglio 1917 al 2 giugno 1918. 
Colonnello BEVACQUA Giovanni, dal 3 giugno 1918 al 22 giugno 1918. 

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

 
3° REGGIMENTO FANTERIA
II° battaglione
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione
Ten. Col. Becchio Giuseppe 24/05/15 Nove 1915
Maggiore Bazzinello Arturo Dice 1915 Lugliol 1916
Id. Coturri Renato Lugliol 1916 Magg. 1917
Capitano Falletti Luigi Giugn 1917 Lugliol 1917
Maggiore Vaschetto Angelo Lugliol 1917 Sett. 1917
Capitano Russo Giuseppe Ottob. 1917 08/02/18
Id. Salice Adolfo 08/02/18 06/07/18
Maggiore Arrighi Arrigo 06/07/18 Al termine della guerra
III° battaglione
Maggiore Tissoni Alberto 24/05/15 Ottob. 1915
Ten. Col. Richard Ottavio Nove 1915 Lugliol 1917
Maggiore Marra Ugo Agost. 1917 Al termine della guerra
IV° battaglione (dal 1° novembre 1917 denominato I battaglione per disposizione del C. S.)
Ten. Col. Calfa Biase 24/05/15 Agost 1916
Capitano Patanè Giovanni Sett. 1916 Genn. 1917
Id. Gangi Ignazio Febbr. 1917 Marz. 1917
Ten. Col. Boetti dei Conti Boetti Angelo Marz. 1917 Lugliol 1917
Capitano Falletti Luigi Lugliol 1917 17/10/17
Maggiore Gabbi Ugo 18/10/17 30/10/17
Id. Nastri Andrea 31/10/17 22/10/18
Capitano Marino Paolino 22/10/18 Al termine della guerra
       
4° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione
Ten. Col. Cavallini Cesare Magg. 1915 Giugn. 1916
Maggiore Regazzi Alberto Giugn 1916 12/10/17
Capitano Bifani Edoardo 12/10/17 30/10/17
Id. Attili Goffredo Nove 1917 Febbr. 1918
Maggiore Garavetti Felice Febbr. 1918 Lugliol 1918
Capitano Attili Goffredo Lugliol 1918 Al termine della guerra
II° battaglione
Ten. Col. Cotta Carlo Magg. 1915 Lugliol 1916
Maggiore Paselli Ernesto Lugliol 1916 09/10/16
Ten. Col. Fonseca Achille Genn. 1917 Febbr. 1917
Maggiore Cavarocchi Giunio Febbr. 1917 Al termine della guerra
III° e IV° battaglione
Maggiore De Bourchard Enrico Magg. 1915 Nove 1915
Id. Dotto de Dauli Carlo Nove 1915 20/09/17
Capitano Raffaelli Alessandro 21/09/17 14/12/17
Id. Marini Giuseppe 15/12/17 Marz. 1918
Maggiore Coardi di Carpeneto Carlo Marz. 1918 Lugliol 1918
Id. Zagari Rodolfo 02/08/18 Al termine della guerra
 

 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 31 dicembre (Zona Carnia).

 

 Anno 1916


Dal 1° gennaio al 21 febbraio (Zona Carnia).

Dal 2 marzo al 23 maggio (Alto Isonzo - Javorcek).

Dal 5 giugno al 2 agosto (M. Keberlaba – M. Lemerle – Val d'Assa).

Dal 16 agosto al 1° settembre (Canove - Ghelpak).

Dal 16 settembre al 1° ottobre (Canove – Ghelpak).

Dal 25 novembre al 31 dicembre (M. Colombara – Casera Zebio Altipiani).

  

 Anno 1917


Dal 1° gennaio al 29 aprile (M. Colombara – M. Zebio).

Dall'11 al 30 giugno (M. Ortigara – Passo dell'Agnella).

Dal 17 al 29 agosto (Boscone di Gorizia – Dosso del Palo – q.200).

Dal 28 settembre al 6 novembre (S. Marco – Palmanova – Sclaunicco – Lestizza – Latisana – Fratta – Sacile).

Dal 16 al 31 dicembre (Zona del Puffele).

 Anno 1918

 Dal 1° gennaio al 6 marzo (Col Caporai – Col d'Echele – q. 1039).

Dal 18 giugno al 14 luglio (Nervesa – Arcade).

Dal 3 agosto al 5 settembre (Montello).

Dal 4 ottobre al 4 novembre (Montello – Sernaglia – Pieve di Soligo – Casale – Revine – Lago S. Felice - Limana). 

 Anno 1915

 

 Anno 1916


Dal 22 febbraio al 1° marzo (Saga – Serpenizza (Alto Isonzo)).


Dal 24 maggio al 4 giugno (Cittadella).

Dal 3 al 15 agosto (Bosco di Bivio Boscon).

Dal 2 al 15 settembre (Bivio Boscon).

Dal 2 ottobre al 24 novembre (Pria dell'Acqua – Osteria di Granezza – Malga Pastori).

 

 

 

 Anno 1917

 Dal 30 aprile al 10 giugno (Enego - Foza).

Dal 1° luglio al 16 agosto (Malga Fossetta – Buca del Wolf – S. Giovanni di Manzano - Mariano).

Dal 30 agosto al 27 settembre (Villa Nova di M. Fortin).

Dal 7 novembre al 16 dicembre (Campodarsego - Bassano).

 

 

 Anno 1918

Dal 7 marzo al 17 giugno (Valrovina – Bertesina).

Dal 15 luglio al 2 agosto (Montebelluna).

Dal 6 settembre al 3 ottobre (Volpago).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

7

8

/

/

Anno 1916

8

18

3

12

Anno 1917

6

28

5

2

Anno 1918

5

7

4

27

TOTALI Mesi 28 e giorni 1 Mesi 13 e giorni 11

 

RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 3° REGGIMENTO 4° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915

Zona Carnia

2

1

/

21

60

1

2

1

/

6

37

/

Totale anno 1915 2 1 / 21 60 1 2 1 / 6 37 /
 
1916

Alto Isonzo (27 febbraio – 15 maggio)

4

1

/

24

61

/

3

/

/

11

31

/

Trentino (off. e controff.) (7 giugno – 22 luglio)

9

14

/

159

733

203

14

11

3/3

79

537

227

Trincee Canove – Ghelpak 
(7 giugno – 22 luglio)

3

1

/

7

47

7

2

/

/

7

18

/

M. Colombara – Casera Zebio (18 novembre – 31 dicembre)

/

/

/

1

2

/

/

2

/

4

22

/

Totale anno 1916 16 16 / 191 843 203 19 13 3/3 101 608 227
 
1917

M. Colombara – Zebio (1° gennaio – 30 aprile)

/

/

/

3

50

/

2

/

/

14

38

/

Ortigara (11 – 30 giugno)

1

8

/

49

359

43

8

8

/

105

414

15

Trincee Gorizia – S. Marco (15 luglio – 12 agosto)

/

/

/

/

10

/

/

/

/

2

6

/

11a battaglia Isonzo – Gorizia – S. Marco (20 - 28 agosto)

4

13

5/5

152

726

72

7

8

1/1

86

455

92

Trincee S. Marco (28 settembre – 23 ottobre)

2

2

/

14

29

/

/

1

/

6

59

/

Dall'Isonzo al Piave (24 ottobre-26 dicembre)

2

5

25/21

29

48

(b)

1

1

24/24

11

57

(b)

Totale anno 1917 9 28 30/26 247 1222 115(b) 18 18 25/25 224 1029 107(b)
 
1918

Settore C. Caporai – Col d'Echele (1° gennaio – 31 marzo)

/

/

/

6

27

/

4

5

/

11

50

/

Battaglia del Piave (Nervesa) (19-24 giugno)

6

6

/

27

247

83

2

6

1/1

37

170

42

Settore Montello (1° luglio – 23 ottobre)

/

/

/

6

22

/

1

2

/

5

17

/

Battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre-4novembre)

2

1

/

3

83

15

/

2

/

7

65

17

Totale anno 1918 8 7 / 42 379 98 7 15 1/1 60 302 59
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

3

1

/

21

60

1

2

1

/

6

37

/

Anno 1916

15

16

/

191

843

203

19

13

3

101

608

227

Anno 1917

9

28

30

247

1222

115

18

18

25

224

1029

107

Anno 1918

8

7

/

42

379

98

7

15

1

60

302

59

TOTALE GENERALE 35 52 30/26 501 2504 417(b) 46 47 29/29 391 1976 393(b)

(b) Dal diario del reggimento risulta che nel ripiegamento dall'Isonzo al Piave il 3° fanteria ebbe 1163 militari di truppa dispersi; mancano nei diari i dati relativi al 4° fanteria, ma dal numero degli ufficiali prigionieri e da quello totale dei prigionieri fatti alla brigata, indicati in 2014 militari dalla Commissione d'inchiesta sul ripiegamento dall'Isonzo al Piave, risulta che il 4° fanteria deve aver avuto quasi un migliaio di dispersi.

 

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